CONGO: BAN KI-MOON DENUNCIA GRAVI VIOLAZIONI DA ENTRAMBE PARTI

novembre 27, 2008

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(AGI/REUTERS) – New York, 25 nov. – Stragi, esecuzioni arbitrarie, violenze e torture sono state compiute nella Repubblica democratica del Congo negli ultimi cinque mesi sia da parte delle forze governative, sia dai ribelli tutsi guidati dal generale Laurent Nkunda. La nuova denuncia e’ arrivata dal segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon, che in un rapporto destinato al Consiglio di sicurezza ha lamentato “gravi violazioni dei diritti umani”.

Ban ha ribadito che la situazione nella Repubblica democratica del Congo e’ “causa di grave preoccupazione”. Elementi dell’esercito e della polizia congolesi “si sono resi responsabili di un gran numero di gravi violazioni dei diritti umani”, si legge nel rapporto di 28 pagine, “esecuzioni arbitrarie, torture, violenze, crudelta’ e trattamenti disumani”. I ribelli di Nkunda hanno perpetrato “uccisioni di massa, rapimenti, torture, reclutamento forzato di bambini, distruzione di campi per i rifugiati, violenze sessuali”.

La scorsa settimana, il Consiglio di sicurezza aveva approvato l’invio nel Paese africano di altri 3 mila caschi blu per la missione di peacekeeping nel tentativo di contenere l’ondata di violenza. Ma intanto il governo congolese ha escluso un dialogo diretto con i ribelli tutsi, giudicato dal governo “impossibile”. “Siamo d’accordo a negoziare con Nkunda”, ha affermato il ministro dell’Interno, Lambert Mende, ma solo “nel quadro dell’accordo di pace di gennaio” a Goma che Nkunda ha disatteso. (AGI)


Ban Ki-moon chiede inchiesta su uccisione giornalista

novembre 26, 2008

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Didace Namujimbo era reporter di una radio dell’Onu 

Goma, 25 nov. (Ap) – Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha chiesto un’inchiesta indipendente sull’uccisione di Didace Namujimbo, un reporter dell’emittente dell’Onu, Radio Okapi, colpito alla schiena e al collo da colpi di arma da fuoco venerdì sera fuori dalla sua casa a Bukavu, la capitale del sud del Kivu.

La sua morte “mette in luce ancora una volta la profonda insicurezza che regna nella Repubblica Democratica del Congo, particolarmente per i giornalisti il cui lavoro li rende particolarmente vulnerabili” ha detto Ban in un comunicato.

Namujimbo aveva ampiamente lavorato sulla notizia della morte di un suo collega di Radio Okapi, Serge Maheshe, ucciso in circostanze simili nel giugno 2007. Lo ha spiegato a Reporters sans frontiers il direttore dell’emittente, Leonard Mulamba.

Il tribunale, che ha condannato tre persone per l’uccisione di Maheshe non è stato però in grado di determinare se il giornalista sia stato ammazzato per il lavoro che svolgeva o meno. Tuttavia esperti legali, nazionali e non, hanno trovato irregolarità nelle procedure legali.

La domanda ora è se Didace Namujimbo sia stato ucciso dalle stesse persone. Un portavoce delle Nazioni Unite Madnodje Mounoubai ha spiegato che Namujimbo – 34 anni, sposato e con due figli – non aveva mai ricevuto minacce di morte. I suoi killer hanno portato con sè il cellulare della vittima ma non i soldi o il computer.

Il Comitato per la protezione dei giornalisti ha spiegato che Namujimbo è il quinto giornalista congolese ucciso dal 2005. “L’impunità per violenza contro i media è più una regola che un’eccezione in Congo” ha detto Tom Rhodes, del comitato con sede a New York che nel 2007 ha classificato il Congo uno dei paesi peggiori in termini di libertà di stampa. 


Dramma Congo, i volti della tragedia Mobile

novembre 13, 2008

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{B}Dramma Congo, i volti della tragedia {/B}

Sono “almeno 100mila i profughi” nella Repubblica democratica del Congo che si trovano in una situazione “sempre più disperata”. Lo ha affermato il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon. Rappresentanti di organizzazioni umanitari presenti nella parte orientale del paese africano, sono preoccupati per la loro sorte e temono che migliaia di profughi potrebbero essere intrappolati dietro le linee ribelli e avere bisogno urgente di aiuti alimentari. In questa galleria alcune delle facce della tragedia che ha colpito il Congo